lunedì 13 gennaio 2014

favolosamentetu...con la mostra Milano tra le due guerre


Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti
Palazzo Morando, Milano
13 dicembre 2013 - 13 febbraio 2014

Intanto come nasce il progetto? L'idea è partita tre anni fa circa con gli amici di Spirale d'Idee che mi hanno messo in contatto con la Signorina Elda Chierichetti, proprietaria di un ricchissimo fondo fotografico rimasto sostanzialmente inesplorato per oltre mezzo secolo e costituito da un numero impressionante di immagini scattate dal padre Arnaldo tra gli anni Dieci e la fine della seconda guerra.

Può dirci qualcosa su Arnaldo Chierichetti? Fu un protagonista della vita sociale cittadina, ottico professionista e appassionato fotografo. L'amore per la sua città lo portò a realizzare un poderoso numero di scatti con protagonista proprio Milano. La città che Chierichetti ci restituisce è un insieme animato di volti, scorci, prospettive e angoli perduti dal forte potere evocativo e dalla indiscutibile vena nostalgica.


Pare quasi che la nostalgia sia un timbro fondamentale dell'animo milanese? In effetti ho cercato di isolare, sia attraverso il lavoro di selezione delle immagini che nei testi presenti a catalogo, due caratteristiche della “milanesità”. La prima si declina nella necessità di fare, di costruire, di non guardare al passato, di proiettarsi sempre in un futuro che si vuole radioso. La seconda è proprio una vena nostalgica, direttamente correlata alla prima e volta a cercare di salvaguardare, attraverso la memoria e le immagini, il prezzo che la città deve pagare alla voglia di cambiamento in termini di perdite, di cancellazioni, di sventramenti.

Proprio a tal proposito una delle sezioni è dedicata ai Navigli. La copertura della “fossa interna” realizzata nel 1929-30 segnò un momento importante nello sviluppo della città, alterando in maniera irreversibile il profilo. Con un colpo di mano si pose fine al rapporto millenario della città con l'acqua, ignorando completamente le voci discordanti che si opponevano allo scempio. Chierichetti, con una dedizione quasi commovente, fotografò tutta la cerchia proprio a ridosso della sua copertura, una sorta di omaggio all'acqua, l'elemento che ha garantito la vita e la prosperità di Milano durante la sua ricca storia.


In conclusione può dirci se vi aspettavate un simile successo? In effetti speravamo in un grande riscontro da parte del pubblico milanese, da sempre attento alle vicende della storia cittadina. Ma le oltre 12.000 persone che hanno preso d'assalto palazzo Morando in questi primi trenta giorni rappresentano anche per noi una piacevolissima sorpresa. Le nonne che accompagnano i bambini nelle sale commentando le immagini di una città che non c'è più sono per noi il motivo di massima soddisfazione.



2 commenti:

  1. Sono di Milano e visitando la mostra ho scoperto una Milano che non conoscevo. Alcuni luoghi oggi hanno tutt'altra immagine. Che bella Milano in bianco&nero degli anni '30/'40! La mostra è gratuita e il percorso dura circa un'oretta. Vale la pena. Cristina

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  2. visitata domenica, coda a parte è molto bella e ben fatta. ciao Elisa

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