Adoro la moda e non potrei fare a meno di seguire ed ammirare i capi dei vari designer all'uscita di ogni collezione. E adoro ancora di più incontrare persone di talento con idee innovative che valorizzano la
creatività e la qualità di ogni capo moda, con responsabilità etica, sociale e ambientale.
“Mi piace pensare che la mia laurea si intrecci, come trama e ordito, nella mia vita e che forse filosofia non è amore del sapere ma passione del filo!” Così si presenta Nicoletta Fasani designer, col suo brand omonimo, di moda eco sostenibile che ho apprezzato avendo visto i suoi capi a "So Critical So Fashion", il primo evento in Italia interamente dedicato ad un’“altra moda”, fatta di saperi e principi etici, di tessuti biologici e tagli sartoriali, di prodotti a basso impatto ambientale, creati da designer all’avanguardia e stilisti indipendenti.
Nicoletta disegna modelli semplici che nascono da forme componibili: vestiti, accessori, collane, borse.
Riutilizza i tessuti provenienti dallo scarto delle sue creazioni per fare collane e accessori, generando una produzione a impatto zero. Taglia e cuce tutto in prima persona.
Il suo concept è veramente interessante, sopratutto in tempi di crisi: la semplicità delle forme e le trasformazioni che dalle forme prendono vita.
Quindi, una forma, più funzioni: un abito simmetrico e invertibile, un top che diventa vestito e maglietta, ad esempio. Niente di banale nella produzione di Nicoletta. Lei è affascinata dall'abito come oggetto in sè; dalla forma, e dalla trasformazione delle forme in altro attraverso tagli.
I 5 pezzi basic della collezione (BI-NIKI,TRI-NIKI, MONO-NIKI, FRAK-NIKI e SCIARPOTTO) permettono di creare infinite interpretazioni e combinazioni d'uso che durano al di là della stagione d'acquisto.
Concorderete anche voi che comprare un solo vestito TRI-NIKI col quale ci si può vestire tre volte in modo diverso sprecando meno tessuto è un'idea grandiosa e molto creativa. Tessuti, tra l'altro prodotti
esclusivamente in Italia e recuperati da avanzi industriali che altrimenti sarebbe considerati scarto e che invece Nicoletta considera una risorsa. Ritagli di stoffe, fodere, bottoni, nastri e quant'altro diventano accessori o vengono riutilizzati per creare inserti originali su abiti.
Vi presento ora il Bikini (1 abito, 2 modi per indossarlo) capostipite dell'”altra moda” di Nicoletta Fasani. Bi-niki è un abito componibile, nato dagli insegnamenti di un corso d'orafo. In due mosse ci si sveste e ci si veste, unica eccezione alla proprietà commutativa: cambiando l’ordine delle parti del vestito il risultato cambia! È composto da due parti simmetriche, intercambiabili così giocando su
materiali e colori diversi si ottiene eleganza (seta e organza), quotidianità (viscosa stampata e tinta unita) o essenzialità (cotone organico e canapa).
Bi-niki è in taglia unica che veste fino alla taglia 54.
Ed infine eccovi il Jack-niki, (foto in alto) una giacca, ma anche una maglia che si può portare e comporre a piacimento. Può essere realizzato in lana o in cotone con i colori continuativi della collezione (verde, fango, blu, bianco, rosso) o con altre stoffe, colori e fantasie a seconda dei recuperi industriali (potete trovare tutti i dettagli sul sito).
Potete trovare i capi di Nicoletta Fasani on line o nei punti vendita indicati nel sito.
idea geniale il recupero per far rinascere altro, magari ancora più bello. brave! sofia
RispondiEliminami ha colpito il fatto che Nicoletta parta da una laurea in filosofia e adesso armeggi con forbici e filo. si intravede in realtà un che di concettuale nei suoi capi. bello. ciao. lucia
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